Pensare (con) Todorov
Suite française 1/2018
Premessa
Una vecchia edizione del Voyage en Italie di Montaigne – autore centrale negli studi di Todorov – è corredata da un disegno che raffigura il tragitto del grande umanista e del piccolo corteo che lo accompagna. È solo uno schizzo, semplice, addirittura grezzo, eppure di grande utilità per il lettore: permette di abbracciare con uno sguardo l’intero percorso, cogliere la posizione nello spazio e nel tempo, ritrovare agevolmente i luoghi descritti nel diario di viaggio.
Avere a disposizione qualcosa di simile per Todorov, poterne mappare studi e ricerche, sarebbe egualmente utile? E, ancor prima, sarebbe possibile? Il fatto è che ogni tentativo in questa direzione è legato a doppio nodo al proprio orizzonte culturale.
Per dedicare il primo numero di Suite française alla figura di Todorov ci sono ragioni che vanno al di là degli anniversari. Todorov ha sollecitato con domande profonde e scottanti il nostro presente, e continua a farlo. Sopra tutte, il confronto con l’altro. La scoperta, la conquista, la definizione, l’accettazione o il rifiuto dell’altro: operazioni per mezzo delle quali costruiamo la nostra identità.
L’esule volontario, «né politico né economico», si è via via allontanato dallo studio del testo letterario per dedicarsi a ciò che gli sta intorno: lo ha fatto attraversando barriere
disciplinari e avvalendosi, dopo quelle letterarie, delle categorie politiche e della storia delle idee.
Per anni ha percorso in lungo e in largo la storia moderna, dal Cinquecento dei conquistadores al Novecento dei totalitarismi, dalla pittura dei fiamminghi alle testimonianze dei ‘resistenti’, dalle crisi del mondo delle lettere ai dilemmi morali posti dalle «questioni concrete» di fine millennio. Sarebbe più semplice individuare i vuoti, anziché i pieni, di questo densissimo percorso.
I saggi contenuti in questo numero rifuggono dalla reductio ad unum. Mettono a fuoco passaggi e interessi, stagioni e domande – alla luce, come è ovvio, dei nostri interessi e delle nostre domande – spezzando e ricomponendo a tal punto il tema proposto che, nella maggior parte dei casi, Pensare Todorov ha finito per implicare Pensare con Todorov e viceversa.
I saggi che leggerete non formano una mappa, ma una serie di consigli per il viaggio. Utilizzando diversi generi (saggi, interviste, ricordi) e soffermandosi su molti campi della conoscenza che Todorov ha attraversato, offrono l’istantanea nitida di una figura asciutta, una testa ricciuta, un percorso appassionante e singolare.
Cristina Cassina
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