Dovunque si vada, in Francia, si incontra, guardando un po’ indietro, lo spettro della grande Rivoluzione.

(Henry James)

Premessa

Conoscere i Lumi, essere introdotti nei salotti alla moda, evitare il carcere, fuggire la dittatura, organizzare dall’estero la resistenza, poter esprimere liberamente le proprie idee, confrontarsi con le avanguardie, respirare l’aria della libertà, incontrare le tracce viventi della Rivoluzione, sperimentare una incredibile mistura di civiltà diverse, scoprire la peccaminosità tipica dell’Europa, tessere strategie politiche, tentare la sorte nel mondo dell’arte, dell’editoria, del teatro o della scrittura. Molte sono le ragioni possibili per recarsi in Francia (qui condensata in Parigi). Ne abbiamo indagate alcune seguendo i personaggi – uomini e donne di epoche diverse e paesi diversi – che hanno compiuto quel passaggio. Per qualcuno si è trattato di una pausa, per altri di una svolta, una trasformazione, un nuovo inizio.  Alcuni si sono trattenuti per un periodo più o meno lungo, altri non se ne sono più andati. Conquistati o respinti, affascinati o disgustati, confermati nelle loro aspettative oppure delusi, nessuno ha potuto rimanere indifferente.

Momento francese

Suite française 7/2024

spazio mobile

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Uno spazio in movimento pensato per accogliere proposte e riproposte di autori, saggi, opere d’arte,
ma anche novità, pre-print, recensioni, suggerimenti, progetti, ripensamenti, polemiche.
Legato principalmente  al tema lanciato ogni volta dalla rivista, ospita anche proposte provenienti dai lettori.

Roberto Colozza – Flâneries de noantri.  Pierre Legros e i Gesuiti. Un parigino a Roma

«Santa Maria, madre di dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen». Calcolo mentalmente quanti anni potrebbero essere trascorsi dall’ultima volta che ho recitato un’avemaria

«Nucleo logico fondamentale» e differenze. Un dibattitto sull’idea di razza

Tra le tante domande che nascono dal libro di Serge Latouche, Cornélius Castoriadis et l'autonomie radicale, pubblicato in una nuova edizione

Ettore Bucci – Il primo Castoriadis: «Socialismo o barbarie», ma non utopia

Tra le tante domande che nascono dal libro di Serge Latouche, Cornélius Castoriadis et l'autonomie radicale, pubblicato in una nuova edizione

Steven Forti – La rivoluzione di Marine Le Pen o come il Front National si è convertito in un partito di massa

Nell’ultimo decennio il Front National (FN) – dal 2018 Rassemblement National (RN) – si è convertito in un modello di successo per le formazioni di estrema destra europea.

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ABOUT

Suite française in breve
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«Mio Dio, cosa mi combina questo paese?»
(dal diario di Irène Némirovsky)

 

Che cos’è la Francia per noi? È Montaigne? Derrida? Monet? Manet? Forse la Nouvelle Vague? O magari Chanel N°5?
La Francia oggi è vieux jeu, direbbe Henry James: polvere e declino conditi da indubbia eleganza. Ma è proprio alla cultura e alla politica che parlano francese che è dedicata questa rivista. Non per desiderio di rivincita, di esclusività o esclusione, e neppure per coltivare una nicchia antiquaria: piuttosto, per l’importanza che le idee, gli autori e i temi della cultura francofona hanno avuto, e continuano ad avere, in politica e storia, in filosofia e letteratura, nelle arti e nelle scienze.
Da qui l’idea di puntare i riflettori sul mondo che è al centro dell’opera di Irène Némirovsky. La scommessa è concentrare attorno alla politica tutti gli altri saperi che riguardano la Francia, trattare la cultura alta senza trascurare quella pop, tenere in equilibrio corale e singolare (termini di Irène), incrociare sguardi interni e sguardi esterni, non fermarsi alla finestra italiana.
È un progetto che può essere realizzato in modi diversi. Noi abbiamo scelto di fondare una rivista scientifica – un numero l’anno, monografico, costruito a partire da una call, pubblicato in italiano, inglese e francese – e di aprire al suo interno  sans souci,  uno spazio dedicato a proposte e riproposte saggistiche, letterarie, artistiche, all’intervento dei lettori.

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