La peinture pense. Conversazione con Tzvetan Todorov su arte, semiotica e storia delle idee

De Mambro Santos - Storico della cultura e delle mentalità, Tzvetan Todorov pubblicò, nel 1993, presso

Lire l’hésitation: vers l’expérience cognitive du genre narratif

Michele Morselli - «Les genres sont des classes, le littéraire est le textuel». Ainsi, Todorov définit les

«Perché l’altro deve essere scoperto…»  L’umanesimo di Todorov, tra critica della violenza e ibridazione culturale

Giovanni Ruocco - Un filo rosso percorre tutta l’estesa e diversificata opera di Tzvetan Todorov: la ricerca

De la théorie à la mise en péril de la littérature. Positions de Tzvetan Todorov au sein du champ des études littéraires en France

Larisa Botnari -Dans le paysage intellectuel français de la première décennie du XXIe siècle, un des sujets

Pensare per immagini. Todorov teorico dell’arte

Massimo Maiorino - «Ogni realtà è un arcipelago; vivere e scrivere significa errare da un’isola all'altra

Tzvetan Todorov, auteur, éditeur. Au rythme de la collection et de la revue Poétique

Fanny Lorent - Si personne, sans doute, n’a oublié les premiers engagements savants de Todorov, force est

Selezione e moltiplicazione delle variabili. Tzvetan Todorov e l’uscita dallo strutturalismo

Andrea Lanza - Il «magrolino occhialuto dal grosso ciuffo di capelli ricci» non compare realmente che a

Esiliati, intellettuali, dissidenti. L’itinerario personale di Todorov nel confronto con l’esperienza della Bulgaria socialista

Antonella Ercolani - La memoria biografica di Todorov, emigrato in Francia nel 1963, a 24 anni, uscito

Invisibles frontières

Sabine Du Crest - Invisibles frontières : tel est le titre qu’aurait pu porter l’autobiographie de Victor

Machiavelli – RITRATTI DELLE COSE DI FRANCIA (1510)

La Francia attirò costantemente l’attenzione di Niccolò Machiavelli (1469-1527) e costituì un modello per affrontare alcune fondamentali questioni della politica. Questa scelta di passi, tratti da un rapporto steso dopo la terza missione presso la corte di Luigi XII, testimonia della profonda ammirazione che egli nutre nei confronti dello stato francese, a suo dire uno dei regni più prosperi e meglio governati del suo tempo.