Pubblicato nel dicembre del 1788, nonostante la reticenza del padre Jacques Necker e l’aperta ostilità della madre Suzanne Curchod,
Spesso socialisti, sempre francesi.
Per ricordare Claudio De Boni
Questo saggio ripercorre in forma inevitabilmente sintetica gli scritti che lo storico francese Élie Halévy dedicò a Saint-Simon e alla scuola sansimoniana
Ho avuto modo di conoscere Claudio De Boni purtroppo soltanto mediante i suoi lavori, dalle sue mirabili ricerche sullo stato sociale
Come è noto Diderot è tra gli illuministi francesi uno dei più ardenti nemici della religione e lo è fin dai suoi primi scritti.
Ricordare Claudio De Boni, la persona, lo studioso, l’amico: compito tutt’altro che facile se non fosse per il suggerimento di scegliere un tema
Nel mio percorso di ricerca ho voracemente attinto agli studi di Claudio de Boni sul “diritto al lavoro” nel Quarantotto francese, sulle origini delle scienze sociali
Avrei voluto conoscere meglio Claudio De Boni. La nostra era una frequentazione di tipo professionale ed episodico, legata com’era all’incontrarsi
Negli ultimi anni è fiorita una letteratura disciplinarmente a cavallo fra sociologia, pedagogia e teoria politica, che ha sottoposto a critica il concetto di “meritocrazia”
Queste pagine costituiscono un tassello della ricerca che prima o poi vorrei portare a compimento e che riguarda l’immagine della civiltà americana nella Francia di fine Ottocento.
Claudio De Boni ha definito passaggi fondamentali dell’autoconsapevolezza femminile, per le donne francesi, i moti rivoluzionari
Cronaca postuma di un’ossessione. Mi perdonerà il lettore se le cose che sto per dire avranno qualcosa di personale.