Suite française

rivista di cultura e politica, esce una volta l’anno

Il progetto Suite française è nato quando ci siamo resi conto che la cultura del mondo francofono è al centro dei nostri interessi. Che siamo storici delle dottrine politiche o studiosi di storia contemporanea, che ci siamo formati in una delle celebri École o passiamo abitualmente parte del nostro tempo in qualche città, università, istituzione, biblioteca dove si parla francese, che ci dedichiamo a Rousseau o a de Maistre, a Madame de Staël o a Tocqueville, a Fanon o a Monnet, quel mondo occupa stabilmente la nostra ricerca.

Così, abbiamo deciso di creare un luogo dove questi molteplici interessi possano riconoscersi e incontrarsi, dialogare ed espandersi: una rivista on line resa possibile dal Laboratorio di cultura digitale dell’Università di Pisa che, attorno al perno fisso del pensiero politico, riesca ad aggregare ricerche sulla storia, la filosofia, l’arte, la grande poesia e la letteratura: insomma, tutto ciò che il “luogo Francia”– non geografico, ma culturale – ha prodotto e produce.

Il nostro obiettivo è concentrarci sul mondo francese in modo aperto e non esclusivo, tenere un alto livello scientifico e incrociare gli sguardi: parlare di Saint-Simon dall’Italia e di Machiavelli da Parigi, guardare ai problemi del mondo attuale con gli occhi di un esiliato bulgaro, leggere Deleuze a Pechino.

Per far questo pubblichiamo un numero l’anno – in italiano, francese e inglese – legato  a una call e ospitiamo una sezione mobile – sans souci – in cui pubblichiamo testi celebri o ignoti, inaccessibili o introvabili, proposte, progetti, note, polemiche, suggerimenti, anche da parte dei lettori.

Fanno la rivista studiosi consolidati, ricercatori sparsi nel mondo, giovani e giovanissimi, tutti esperti di questi argomenti. Fanno la rivista molte donne. La nostra ambizione è coinvolgere quanti si occupano di politica e cultura francese, ospitare le loro ricerche, creare un’occasione di discussione comune.

Il comitato direttivo
Direzione:

Cristina Cassina (Università di Pisa)
Michela Nacci (Università di Firenze)

Comitato editoriale:

Giorgio Barberis (Università del Piemonte Orientale)
Roberto Colozza (Università della Tuscia)
Steven Forti (Universidade de Lisboa – Universitat Autònoma de Barcelona)
Andrea Lanza (University of Toronto)
Alessandra La Rosa (Università di Catania)
Paola Lo Cascio (Universitat de Barcelona)
Andrea Marchili (Università degli studi di Roma Unitelma-Sapienza)
Emilia Musumeci (Università di Teramo)
Giovanni Paoletti (Università di Pisa)
Giuseppe Sciara (Università di Bologna)
Gabriella Silvestrini (Università del Piemonte Orientale)

Comitato di redazione:

Francesco Casales (Università di Torino)
Enrico Ciappi (Luiss Guido Carli, Roma)
Kostis Kornetis (Universidad Autónoma de Madrid)
Michela Memmola (Università di Firenze)
Cristina Ronchieri (Istituto Ipsseoa «Minuto», Massa)
Sara Svolacchia (Paris 3, Sorbonne Nouvelle)
Mattia N. Torchia (Università della Calabria)

Comitato scientifico:

Pierpaolo Antonello (University of Cambridge)
Sylvie Aprile (Université Paris XII)
Frédéric Attal (Université de Valenciennes)
Jacques Berchtold (Fondation M. Bodmer – Cologny, Genève)
Ming Chong (Université Normale de l’est de la Chine, Shanghai)
Emanuele Coco (Università di Catania)
Vittore Collina (Università di Firenze)
Michael Drolet (University of Oxford)
Sabine Du Crest (Université Bordeaux-Montaigne)
Laurence Guellec (Université de Paris–Descartes)
Lucien Jaume (Institut d’Études Politiques, Paris)
Marc Lazar (Institut d’Études Politiques, Paris)
He Ma (East China University of Political Science and Law, Shanghai)
Nobutaka Miura (Université Chûô, Tokyo)
Yasutake Miyashiro (Keio University Shonan Fujisawa Campus, Fujisawa, Kanagawa)
Javier Muñoz Soro (Universidad Complutense de Madrid)
Stefania Ricci (Museo Ferragamo, Firenze)
Ana Cláudia Romano Ribeiro (Universidade Federal de São Paulo)
Anna Scalfi Eghenter (Università di Trento)
Luca Scarantino (Fisp, Fédération Internationale des sociétés de philosophie)
Nadia Urbinati (Columbia University, New York)
Michel Wiewiorka (Maison des sciences de l’homme, Paris)
Hajime Yamamoto (University of Keio, Tokio)

Editore: Laboratorio di Cultura Digitale dell’Università di Pisa
Via Collegio Ricci, 10 – 56126 Pisa

responsabile intellettuale: Cristina Cassina

e.mail: redazione@suitefrancaise.it

Sito web realizzato da Guido Legnaioli – https://webmasterfirenze.net

La rivista accoglie articoli sulla cultura e la politica francese attraverso una call che ogni anno verte su un tema diverso. Gli articoli proposti – in francese, inglese o italiano – sono selezionati dal Comitato editoriale e sottoposti alla lettura di due studiosi per una valutazione anonima.

ISSN 2611-9757
Suite française
[Online]

Codice Etico

Il Codice Etico adottato da «Suite française» si ispira al testo elaborato da COPE: Best Practice Guidelines for Journal Editors. La direzione, il comitato editoriale, gli autori e i revisori lo condividono.

 

Doveri della redazione e del comitato editoriale
Decisioni sulla pubblicazione
La direzione e il comitato editoriale sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. La decisione ultima appartiene alla direzione.
Correttezza
La direzione e il comitato editoriale valutano gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto scientifico senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori. La decisione di accettare o rifiutare un manoscritto per la pubblicazione deve essere basata solamente sull’importanza, sull’originalità e sulla chiarezza del testo, oltre che sulla validità dello studio e sulla sua rilevanza rispetto agli interessi della rivista. La procedura di peer review deve essere imparziale, scevra da pregiudizi e puntuale. L’editore della rivista non può interferire con le decisioni della redazione in merito alla scelta degli articoli pubblicare. Tutte le fasi del processo di revisione devono essere compiute utilizzando il protocollo previsto dalla prassi redazionale della rivista, per assicurare l’imparzialità della decisione finale e per garantire che i materiali inviati restino confidenziali durante tutto lo svolgimento del processo di valutazione. La direzione e il comitato editoriale devono essere disponibili ad accettare critiche fondate nonché a pubblicare correzioni, chiarimenti e ritrattazioni, quando ce ne sia bisogno.
Riservatezza
La direzione e qualsiasi membro del comitato editoriale o del comitato scientifico devono astenersi dal rivelare informazioni sui testi sottoposti alla valutazione della rivista, a meno che non si tratti dell’autrice o dell’autore corrispondente, di referee, o dell’editore.
Conflitto di interessi e divulgazione
Materiali inediti contenuti in un testo inviato alla rivista non devono essere utilizzati nella ricerca da parte della direzione o di un membro del comitato editoriale o del comitato scientifico senza un espresso consenso scritto dell’autore.

Doveri dei referee
Contributo alla decisione editoriale
La pratica del peer review aiuta la redazione a prendere decisioni editoriali e, attraverso la comunicazione editoriale con l’autore, può aiutare l’autore a migliorare il suo testo.
Rispetto dei tempi
Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla direzione.
Riservatezza
Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato.
Imparzialità
La procedura di peer review deve essere condotta in modo imparziale. Ogni commento personale sull’autore è inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.
Indicazione di testi
I referee si impegnano a indicare gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’autore. Il referee deve inoltre segnalare alla direzione eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.
Conflitto di interessi e divulgazione
Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali.

Doveri degli autori
Originalità e plagio
Gli autori devono garantire originalità dei testi inviati, e, in caso di utilizzo del lavoro e/o delle parole di altri, indicare e citare in modo opportuno.
Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti
L’autore non dovrebbe pubblicare articoli che descrivono la stessa ricerca in più di una rivista. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente non corretto.
Indicazione delle fonti
L’autore deve fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo.
Accesso e conservazione dei dati
Nel caso la direzione e il comitato editoriale lo ritengano opportuno, gli autori di ricerche originali dovranno rendere disponibili le fonti su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservate per un ragionevole periodo di tempo. Affermazioni false o imprecise costituiscono un comportamento eticamente inaccettabile.
Paternità dell’opera
La paternità dell’opera deve essere correttamente attribuita, e devono essere indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione e alla realizzazione della ricerca che è alla base del saggio. Nel caso di contributi scritti a più mani, l’autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione nella rivista.
Conflitto di interessi e divulgazione
Gli autori devono indicare nel proprio manoscritto qualsiasi conflitto finanziario o altro conflitto di interesse che potrebbe essere interpretato in modo tale da influenzare i risultati o l’interpretazione del loro lavoro. Tutte le fonti di sostegno finanziario per il progetto devono essere indicate.
Errori negli articoli pubblicati
Quando un autore scopre un errore significativo nel suo lavoro pubblicato, è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla direzione della rivista o all’editore e a collaborare per correggere il testo.