Del progetto Donne e Pensiero Politico (DoPP) – ideato e curato da Cristina Cassina, Giuseppe Sciara e Federico Trocini, e promosso dall’Istituto G. Salvemini di Torino – «Suite française» ha il piacere di ospitare e rilanciare i contributi che attengono alla cultura francofona.
La prima video-pillola che proponiamo riguarda Flora Tristan (1803-1844), pensatrice e scrittrice feconda, voce pionieristica del femminismo, avventuriera, rivoluzionaria e socialista: esponente di un «dogmatismo donnesco» (secondo la non lusinghiera formula di Marx), voce chiara e forte del composito movimento umanitario, si preferisce ricordare oggi.
A dispetto di uno «stile» che lei stessa definì «scucito», Flora Tristan ha lasciato pagine importanti per i diritti delle donne, primo fra tutti il diritto al divorzio, e per l’unione della classe operaia, intendendo con questa espressione l’associazione di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici.
In Perù – dove era andata, sola, in cerca delle radici paterne e da cui seppe trarre un testo ricco di molteplici suggestioni (Les peregrinations d’une paria, 1838) – il nome di Flora Tristan è oggi associato all’importante Centro de la mujer peruana: riconoscimento e al tempo stesso testimonianza del suo impegno per l’emancipazione delle donne.
Scritti di Flora Tristan:
1835 – Nécessité de faire un bon accueil aux femmes étrangères
1838 – Pérégrinations d’une paria
1838 – Méphis
1840 – Promenades dans Londres
1843 – L’Union ouvrière
postumi:
Le Tour de France. Journal 1843-44
L’Émancipation de la femme ou Le testament de la paria